Книга - Desiderio E Devozione

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Desiderio E Devozione
Aurelia Hilton


La fatidica sera è arrivata. Elizabeth non è più la Sig.na Bennett. Oggi è la Sig.ra Darcy, moglie di Fitzwilliam Darcy. Stasera, la loro unione verrà suggellata nella camera da letto. Ma Elizabeth è incredibilmente nervosa. Nessuno dovrebbe dirle quel che deve fare. “Soddisfa i desideri di tuo marito” le dicevano. Cosa avrebbe voluto fare con lei? A Elizabeth non andava giù questa storia. Aveva promesso di amare e rispettare suo marito, senza però dover rinunciare a dire la sua, specie quando c’era in ballo il suo corpo. Quando però sente le sue mani sui fianchi, Elizabeth è impotente dinanzi al suo fascino. La loro luna di miele in campagna è ricca di piaceri che mai avrebbe immaginato. Suo marito ha molta più esperienza di lei. Per tutta la vacanza, lei è quasi sempre svestita. I suoi giorni si riempiono di vino rosso e baci scabrosi. Passare da fidanzata a moglie le fa vivere esperienze nuove, introvabili in natura. In realtà, quello che le fa il marito è troppo indecente da poter La fatidica sera è arrivata. Elizabeth non è più la Sig.na Bennett. Oggi è la Sig.ra Darcy, moglie di Fitzwilliam Darcy. Stasera, la loro unione verrà suggellata nella camera da letto. Ma Elizabeth è incredibilmente nervosa. Nessuno dovrebbe dirle quel che deve fare. “Soddisfa i desideri di tuo marito” le dicevano. Cosa avrebbe voluto fare con lei? A Elizabeth non andava giù questa storia. Aveva promesso di amare e rispettare suo marito, senza però dover rinunciare a dire la sua, specie quando c’era in ballo il suo corpo. Quando però sente le sue mani sui fianchi, Elizabeth è impotente dinanzi al suo fascino. La loro luna di miele in campagna è ricca di piaceri che mai avrebbe immaginato. Suo marito ha molta più esperienza di lei. Per tutta la vacanza, lei è quasi sempre svestita. I suoi giorni si riempiono di vino rosso e baci scabrosi. Passare da fidanzata a moglie le fa vivere esperienze nuove, introvabili in natura. In realtà, quello che le fa il marito è troppo indecente da poter essere raccontato. Lei non vuole rivelarsi una vergine incapace, dentro e fuori dalla camera da letto. Grazie a qualche prezioso consiglio, è pronta per suo marito. Fitzwilliam farà fatica a riconoscere la Sig.ra Darcy nei panni della seduttrice. ATTENZIONE: Questo libro fa parte del romanzo erotico bollente e appassionante di Aurelia Hilton… Le cose si faranno bollenti e sempre più spinte… Scopri il lato esperto di Elizabeth… Ti aspetta una storia selvaggia





Aurelia Hilton

Desiderio e devozione




DESIDERIO E DEVOZIONE




AURELIA HILTON




Traduzione di


CRISTIAN MARINO




Copyright © 2020 – Aurelia Hilton


© 2019 AURELIA HILTON



Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi sono il frutto dell’immaginazione dell’autrice o sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a persone esistenti o esistite, attività, aziende, avvenimenti o luoghi è del tutto casuale.



Per informazioni su sconti speciali riservati agli acquisti in massa, promozioni e raccolta fondi, contattare Aurelia Hilton all’indirizzo aureliahiltonofficial@gmail.com.




INTRODUZIONE


Congratulazioni e grazie per aver scaricato Desiderio e Devozione. Questo libro non è adatto ai puristi appassionati di Jane Austen. Più che altro, è per gli appassionati di Jane Austen che amano i personaggi di Elizabeth e del signor Darcy di Orgoglio e Pregiudizio e sono curiosi di scoprire cosa accadrebbe se i personaggi andassero in luna di miele.

Non aspettarti di leggere pagine sulla Reggenza inglese. Rilassati e goditi una storia spensierata. Una delle coppie più amate della letteratura vivrà una luna di miele spinta, per poi approdare alla vita dei novelli sposi.

Non serve conoscere Orgoglio e Pregiudizio per apprezzare questa lettura erotica, sebbene gli appassionati gradiranno i riferimenti disseminati e le battute per pochi.

Versati un bicchiere di vino, preparati del tè o fatti un bel bagno schiumoso. Ti aspetta un’esperienza appagante!




1° CAPITOLO


“Uff, Jane, torna sul tuo lato del letto” Elizabeth borbottò assonnata. Jane non si spostò, anzi la tirò a sé con più forza. Che strano. Il petto di Jane sulla sua schiena sembrò sorprendentemente ampio e deciso. E cos’è che le premeva contro il sedere? Mentre prendeva lentamente conoscenza, Elizabeth si accorse che in realtà non si trovava nel letto che da piccola condivideva con sua sorella. Era nel letto con il suo nuovo marito!

Elizabeth si mise comoda nelle braccia del signor Darcy, mentre sorrideva e arrossiva al ricordo della notte precedente, quando avevano consumato il loro matrimonio.



Il giorno prima

Mai schiavi dell’abitudine, Elizabeth e il signor Darcy partirono direttamente dal loro matrimonio e viaggiarono fino alla località balneare di Brighton. Quella di saltare il tradizionale banchetto fu una decisione scandalosa, ma la fortuna del signor Darcy e di Elizabeth dava loro quella libertà impensabile per le coppie meno abbienti. Sostanzialmente, destò scalpore tra le donne del villaggio di Longbourn. La cosa sembrava non preoccupare i novelli sposi. Le signore trovavano sempre qualcosa di cui sparlare.

I novelli sposi viaggiavano nella loro miglior carrozza, trainata dai cavalli più veloci, sfrecciando verso Brighton. Quella nella carrozza era la prima volta in cui rimasero realmente da soli con un po’ di intimità. La tensione era alle stelle e l’eccitazione così forte che la si poteva quasi toccare. Per la prima volta, Elizabeth si sentiva molto nervosa in compagnia dell’uomo che ora era suo marito. Anche se lo amava da morire e del quale si fidava ciecamente, sapeva che, dopo quella sera, lei non sarebbe stata più la stessa. Quella mattina, era figlia, sorella e ragazza nubile. Non sarebbe mai più stata la signorina Bennet. Ora era la signora Darcy. Quella sera, avrebbe completato la trasformazione da ragazza a donna, da sposa a moglie.

Durante il viaggio in carrozza, la coppia parlò del matrimonio, ridendo delle continue dichiarazioni della signora Bennet sul fatto che non avrebbe mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato. Quando baciò il signor Darcy per fargli gli auguri, lo ringraziò per averle risparmiato altro stress. Chiacchierata a parte, Elizabeth era ancora preoccupata. Aveva solo una vaga idea di cosa ci si aspettasse da lei quella sera. La madre non era d’aiuto. L’unica cosa che diceva a sua figlia era di assecondare i desideri del marito. Sua sorella più piccola Lydia, sposata con un vero furfante, aveva provato a scioccarla con aneddoti riguardanti moglie e marito nel letto coniugale. Sopraffatta dall’ansia, le domande affollarono la sua mente alla velocità della luce. «Farà molto male? Cosa dovrei fare? Soddisferò mio marito? Rimarrò incinta? Sono pronta per avere un figlio?»

Era calata la notte quando i Darcy raggiunsero Castle Inn, dove avrebbero alloggiato per la durata della luna di miele. Mentre uscivano dalla carrozza, Elizabeth inspirò quanta più aria fresca possibile, nel tentativo di calmarsi. Il signor Darcy le porse la mano e un lampo di eccitazione e calore si unì al suo già ricco bagaglio di emozioni.

«Benvenuto, signor Darcy! Signora Darcy! Che piacere vedervi, finalmente» un uomo corpulento ma ben vestito li accolse calorosamente, inchinandosi dinanzi a entrambi. «Sono il signor Herbert, il maggiordomo di questa elegante dimora. I nostri inservienti più fidati si occuperanno della carrozza, dei cavalli e dei bagagli. Lasciate che vi accompagni in camera, dove dal balcone si gode di un’adorabile vista sull’oceano. Prego, seguitemi».

«Grazie, signore, che piacere» rispose il signor Darcy, che seguiva il signor Herbert e tirava la moglie per la mano. Elizabeth avanzava in una realtà che le sembrava si muovesse al rallentatore. Ora si trovava davanti all’edificio dove avrebbe perso la verginità. Oppure, come disse l’indecente Lydia, “sarebbe stata devastata dalla bestia dai due dorsi”. Non era sicura di voler sapere cosa avesse in mente.

Mentre il trio camminava per la pensione, diretto agli alloggi dei Darcy, il signor Herbert blaterava sulla storia di Castle Inn e delle tante attrazioni che attiravano molti esponenti dell’alta società nella località balneare di Brighton. Elizabeth era troppo presa dai pensieri per rispondere. Prendendo le distanze dai suoi consueti modi distaccati ma cordiali, il signor Darcy si sentiva euforico e portava avanti la conversazione per entrambi.

Dopo quel che sembrò un’eternità, ma anche in un batter d’occhio, il signor Herbert versò loro del vino nei bicchieri, prima di inchinarsi e uscire. Il signor Darcy accompagnò il signor Herbert alla porta e il forte scatto del chiavistello destò Elizabeth dal proprio stupore. Sobbalzò per la sorpresa, versando un po’ di vino lungo lo scollo del suo abito da sposa. Quale modo migliore per iniziare il soggiorno! Mentre sorrideva con imbarazzo, incrociò lo sguardo del suo nuovo marito. Lui la stava guardando come se potesse guardare attraverso l’abito e fosse capace di trasformarsi in una bestia che l’avrebbe inghiottita intera. Si accese una scintilla di calore tra le gambe di lei.

Il calore si diffuse fin sulle guance di Elizabeth, lei si voltò, mandando giù nervosamente il vino rimasto nel bicchiere. Il signor Darcy andò da lei con decisione e riempì il suo bicchiere di vino. La sua vicinanza, il suo profumo mascolino e la sua generosità erano travolgenti. Improvvisamente, la stanza ben arredata sembrò stretta e opprimente.

«Usciamo sul balcone, Fitzwilliam» squittì Elizabeth con una voce che non le apparteneva. Il signor Darcy annuì e le poggiò la mano sulla cintola, guidandola fuori. Elizabeth era certa che, quando lui avrebbe tolto la mano, l’impronta sarebbe rimasta impressa sul suo vestito nuovo.

Sul balcone, Elizabeth riprese a inspirare profondamente. Il profumo salmastro, l’aria fresca e il suono delle onde la calmarono come nulla avrebbe mai potuto fare. Si rilassò poggiandosi sul corpo del marito e lui le avvolse la cintola con le braccia. Mentre guardavano le onde danzare nell’oscurità, sorseggiavano il loro vino. Elizabeth riusciva a sentire solo l’infrangersi ritmico delle onde e il respiro di suo marito nell’orecchio. A volte sembrava un po’ troppo irregolare, tanto che Elizabeth si chiedeva se anche lui fosse nervoso.

Strano a dirsi, questo pensiero tranquillizzò e rassicurò Elizabeth. Non era una donna ingenua; sapeva che raramente uomini del calibro del signor Darcy arrivavano vergini al matrimonio. La popolarità dei bordelli garantiva questa tendenza! Tuttavia, nonostante la sua aria distaccata, lei sapeva che era un uomo sensibile. Di certo, con lei, sarebbe stato diverso. È chiaro che, con la persona amata e con la quale si intende condividere la propria vita, sarebbe speciale.

Come se riuscisse a leggerne i pensieri, il signor Darcy fece girare Elizabeth lentamente verso di lui. Prese delicatamente il bicchiere di vino dalla sua mano e mandò giù il contenuto in un sorso. «Attento, amore mio. Voglio che ricordiamo entrambi questa notte. Cerchiamo di non intossicarci troppo» disse lui con dolcezza. Le mise un dito sotto il mento e tirò il volto verso di sé. Quando le labbra si incontrarono, Elizabeth sentì le gambe indebolirsi. Il bacio aumentò d’intensità, poi lei salì sulle punte e avvolse con le braccia il collo robusto di lui. La sua lingua le separò dolcemente le labbra. Lei sussultò quando sentì la sua lingua entrarle in bocca e attorcigliarsi alla sua. Questi non erano i baci rubati che si scambiavano da fidanzati, quando cercavano di eludere le loro accompagnatrici. Questo era un bacio che lasciava presagire tanto altro. Questo bacio prometteva che il piacere non sarebbe finito con l’incontro tra le loro labbra.

Elizabeth lanciò un urlo di sorpresa quando improvvisamente sentì prendere il volo. Il signor Darcy l’aveva sollevata da terra e la stava portando nella loro stanza. La adagiò sul letto ma non si unì a lei. Rimase in piedi e si tolse il cappotto e la camicia. Anche se aveva ancora addosso i pantaloni alla cavallerizza, il tessuto in tensione mostrò a Elizabeth quanto la desiderasse.

Prima che potesse sentirsi di nuovo ansiosa, lui si stava mettendo a letto con lei e le stava togliendo le pantofole. Si stese accanto a lei e la tirò a sé. Baciò rapidamente le sue labbra, per poi passare al collo. Elizabeth sentiva i capezzoli indurirsi, mentre il signor Darcy faceva scorrere la mano dalla cintola ai seni. Li accarezzò dolcemente. La seta leggera dell’abito da sera era un ostacolo quasi impercettibile. Il signor Darcy non poteva più resistere agli ostacoli e aprì il corpetto strappandolo.

«Fitzwilliam, questo abito è nuovo! Mio Dio» protestò Elizabeth.

«Cara, non hai sentito? Detengo una cospicua fortuna. Posso comprarti un abito per ogni giorno dell’anno, finché te ne strapperò via uno ogni notte!» Il signor Darcy rispose in modo piccato, fingendo indignazione.

I novelli sposi risero insieme, ma il momento era svanito. Elizabeth era delusa, ma non poteva negare di sentirsi un po’ sollevata. Il signor Darcy scese dal letto per riempire di vino i bicchieri. Elizabeth si sistemò nervosamente l’abito, coprendo il seno meglio che potesse. Il corsetto le conferiva sostegno ma non pudore.

Quando il signor Darcy tornò con i bicchieri pieni di vino, Elizabeth prese il suo con la mano tremolante. Mentre beveva un sorso, l’abito strappato si aprì ancora una volta, facendole versare il vino sul seno per il nervosismo. Prima che potesse muovere un dito per ripulirsi, il signor Darcy era su di lei, leccandole il vino e slacciandole il corsetto. La sensazione era del tutto singolare, ma Elizabeth si trovò a inarcare la schiena e a premere il petto verso suo marito, consentendogli istintivamente di fare quel che voleva. La lingua di lui mulinava intorno ai suoi capezzoli, che tirava molto delicatamente con i denti.

Quando il signor Darcy alzò il viso verso Elizabeth e ripresero a baciarsi, la sua mano si mosse verso il basso. Sentì la parte inferiore del vestito e, in un lampo, glielo sfilò. Si inginocchiò davanti a lei e le tolse i mutandoni. Si fermò un istante ad ammirare il suo corpo magro ma sensuale. Mentre lui si lasciava cadere sul letto, passò la mano con estrema lentezza su per le gambe. Raggiunse la fessura e insinuò le dita nel groviglio di peli che vi trovò. Mentre lui la accarezzava, lei sentì bagnarsi al tocco delle sue dita. Lui aumentò la velocità e la pressione delle dita e iniziò a tracciare una scia di baci sul suo corpo. Mentre lui le baciava l’ombelico, sentì entrare il suo dito.

Alcuni istanti dopo, lui tolse le mani. Prima che lei potesse opporsi, la bocca di lui si posò dov’erano state le dita e le mani le afferrarono le natiche, tirandola più vicino a lui.

Elizabeth era sconvolta. Non aveva mai provato una cosa simile, così provò a scostarsi con imbarazzo. Il signor Darcy la tenne stretta, rifiutandosi di lasciarla andare, mentre le accarezzava le parti intime con la lingua. La sensazione di piacere dissipò in un batter d’occhio i dubbi di Elizabeth. Tutto il suo corpo iniziò a tremare e il desiderio bruciava tutto il nervosismo e le insicurezze. Sentendola rilassarsi, il signor Darcy allentò la presa sulle natiche e fece scorrere nuovamente le dita nella fessura tra le gambe di lei, mentre la lingua continuava il suo amorevole assalto.

Elizabeth gemette, ignara di poter emettere un suono simile. Il suo corpo non apparteneva più solo a lei. Era stato completamente sopraffatto dalla passione e dal desiderio. Sentì un calore che le pervadeva il corpo, come se stesse per incenerirsi dall’interno. Forse era troppo per lei. Proprio quando pensava di non farcela più, il fremito nel suo corpo diventò una scossa, facendola gridare mentre onde di piacere le scorrevano dalla testa ai piedi.

Il signor Darcy si stese accanto a lei, avvolgendola nelle sue braccia e stringendola finché il fremito non fu svanito. Lei non riusciva a parlare. Né a muoversi. Le ossa erano sicuramente svanite dal suo corpo. Non sapeva se avrebbe mai più potuto muoversi. Forse avrebbe dovuto restare a letto per tutta la vita, a Castle Inn, tra le braccia del marito, con l’infrangersi delle onde dell’oceano a echeggiare le onde del suo piacere. Completamente rilassata, cadde in un sonno leggero.

Il signor Darcy era emozionato che la sua testarda moglie si fosse rilassata, lasciando che lui la soddisfacesse. Anche se lui si comportò come se fosse il capo, sapeva che era Elizabeth che portava i pantaloni nella coppia. Fu profondamente colpito dal fatto che lei lasciò andar via le insicurezze e gli fece esplorare le parti del suo corpo che lui non aveva mai visto né toccato. La sua vulnerabilità lo fecero innamorare ancora di più di lei.

Mentre guardava il viso dormiente di sua moglie, dal leggero sorriso sulle labbra, il signor Darcy provò a desistere dallo svegliarla. La tentazione era troppo forte. L’idea di aver soddisfatto Elizabeth lo eccitava, a tal punto che il suo membro pulsava in maniera dolorosa. Convincendosi del fatto che fosse giusto consumare il matrimonio, il signor Darcy si avvicinò a Elizabeth e le diede un bacio. Si promise che se non si fosse svegliata, avrebbe aspettato.

Coi sensi ancora amplificati dal primo orgasmo della sua vita, Elizabeth si svegliò al dolce bacio del signor Darcy. Lo abbracciò forte e lo tirò a sé, mentre il bacio si faceva più intenso. Lui non interruppe il bacio neanche quando si sfilò i pantaloni. La toccò in mezzo alle gambe e scoprì che era ancora bagnata e pronta per lui. Scostò delicatamente le gambe e si sdraiò tra di loro. «Sei pronta, signora Darcy?» chiese lui. Elizabeth non poteva far altro che annuire. Lentamente e con dolcezza, entrò nel suo corpo.

Nonostante il signor Darcy cercasse di essere delicato, Elizabeth provava ancora dolore e il corpo si irrigidì. Il signor Darcy la baciò dolcemente, usando tutta la sua determinazione per restare fermo dentro di lei. Quando finalmente sentì il corpo di lei che iniziava a rilassarsi, cominciò a muoversi. All’inizio, ogni movimento era lento, ma quando il corpo di Elizabeth iniziava a muoversi insieme al suo, lui accelerava. Presto le labbra di lei incontrarono quelle di lui e questi iniziò a spingere forte.

Il bacio si interruppe e il signor Darcy distese le braccia, in modo da poter guardare il volto di Elizabeth. Voleva ricordare ogni momento di quella notte, custodire ogni espressione rivelata. Quando si incrociarono gli sguardi, Elizabeth sentì quel calore ormai noto divampare in tutto il suo corpo. Allungò le mani e gli afferrò le natiche, tirandolo ancora più vicino a sé. Lui ansimò, perse il controllo e iniziò a muoversi più veloce e a spingere più forte. Il dolore era splendido. Elizabeth non voleva che finisse mai. Ma i novelli sposi presto urlarono insieme, con i corpi che tremavano. Il signor Darcy crollò su Elizabeth, mentre lei gli scostava i capelli sudati dalla fronte.

Quando il loro respiro rallentò, il signor Darcy rotolò giù da Elizabeth. In quel breve momento si sentì stranamente persa, finché lui non la tirò a sé. Presto caddero nel sonno profondo di chi soddisfa i propri desideri grazie al vero amore.





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La fatidica sera è arrivata. Elizabeth non è più la Sig.na Bennett. Oggi è la Sig.ra Darcy, moglie di Fitzwilliam Darcy. Stasera, la loro unione verrà suggellata nella camera da letto. Ma Elizabeth è incredibilmente nervosa. Nessuno dovrebbe dirle quel che deve fare. “Soddisfa i desideri di tuo marito” le dicevano. Cosa avrebbe voluto fare con lei? A Elizabeth non andava giù questa storia. Aveva promesso di amare e rispettare suo marito, senza però dover rinunciare a dire la sua, specie quando c’era in ballo il suo corpo. Quando però sente le sue mani sui fianchi, Elizabeth è impotente dinanzi al suo fascino. La loro luna di miele in campagna è ricca di piaceri che mai avrebbe immaginato. Suo marito ha molta più esperienza di lei. Per tutta la vacanza, lei è quasi sempre svestita. I suoi giorni si riempiono di vino rosso e baci scabrosi. Passare da fidanzata a moglie le fa vivere esperienze nuove, introvabili in natura. In realtà, quello che le fa il marito è troppo indecente da poter La fatidica sera è arrivata. Elizabeth non è più la Sig.na Bennett. Oggi è la Sig.ra Darcy, moglie di Fitzwilliam Darcy. Stasera, la loro unione verrà suggellata nella camera da letto. Ma Elizabeth è incredibilmente nervosa. Nessuno dovrebbe dirle quel che deve fare. “Soddisfa i desideri di tuo marito” le dicevano. Cosa avrebbe voluto fare con lei? A Elizabeth non andava giù questa storia. Aveva promesso di amare e rispettare suo marito, senza però dover rinunciare a dire la sua, specie quando c’era in ballo il suo corpo. Quando però sente le sue mani sui fianchi, Elizabeth è impotente dinanzi al suo fascino. La loro luna di miele in campagna è ricca di piaceri che mai avrebbe immaginato. Suo marito ha molta più esperienza di lei. Per tutta la vacanza, lei è quasi sempre svestita. I suoi giorni si riempiono di vino rosso e baci scabrosi. Passare da fidanzata a moglie le fa vivere esperienze nuove, introvabili in natura. In realtà, quello che le fa il marito è troppo indecente da poter essere raccontato. Lei non vuole rivelarsi una vergine incapace, dentro e fuori dalla camera da letto. Grazie a qualche prezioso consiglio, è pronta per suo marito. Fitzwilliam farà fatica a riconoscere la Sig.ra Darcy nei panni della seduttrice. ATTENZIONE: Questo libro fa parte del romanzo erotico bollente e appassionante di Aurelia Hilton… Le cose si faranno bollenti e sempre più spinte… Scopri il lato esperto di Elizabeth… Ti aspetta una storia selvaggia

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